La metodologia d’intervento prevede l’alternanza tra lezioni teoriche svolte in aula ed un tirocinio pratico svolto sul campo; la peculiarità di questo metodo è quello di formare i soggetti non solo in compiti specifici, ma anche stimolarli a svolgere il ruolo di “formatori tra pari”. Tale formazione rappresenta una catena causale “bottom-up” la quale fornisce una maggiore possibilità d’inserimento non solo all’interno della Cooperativa, ma soprattutto all’esterno della stessa dove la competizione ha in sé sia il confronto leale che la creatività della sfida.
I percorsi personalizzati variano in funzione dell’obiettivo finale, nella misura in cui tale obiettivo vuole essere quello di raggiungere un inserimento lavorativo, all’interno o all’esterno della Cooperativa.
In generale le fasi si possono riassumere in:
- Periodo propedeutico di “educazione al lavoro” e al “lavoro di gruppo” – La durata varia da 3 a 6 mesi, molto dipende dal singolo soggetto, dalle sue esperienze passate, dalla scolarizzazione e soprattutto dalla sua volontà di reinserirsi nel mondo del lavoro. Poi il soggetto entra a far parte di un gruppo di lavoro, dove si cerca di indirizzarlo nel settore più idoneo e confacente alle sue capacità, qui impara a conoscere le “regole” del lavoro e della Cooperativa. Questo periodo consente alle persone, in prima formazione, da un lato un approccio realistico e
dall’altro un coinvolgimento dato dalla soddisfazione del lavoro svolto. Coloro che sono ritenuti idonei, iniziano la seconda fase. - Periodo di inserimento – I soggetti continuano la formazione sia in aula che sul luogo di lavoro, dove gli vengono indicate alcune mansioni che costituiscono l’oggetto specifico dei compiti assegnatigli, tecniche e caratteristiche del tipo di lavoro da svolgere, ecc.; inoltre, vengono
esaminati i comportamenti e la condotta. In questo passaggio, sono previste sia esercitazioni che colloqui sull’andamento del percorso con l’operatore di riferimento.
L’obiettivo, in questa fase è l’acquisizione delle capacità/competenze teorico-pratiche e comportamentali del settore lavorativo in cui si opera, comprese nozioni sulla sicurezza e salute dei lavoratori in ottemperanza del D.Lgs 81/2008, normativa sull’impresa, normativa sul lavoro, modalità d’iscrizione all’ufficio del lavoro. - Lavoro in Cooperativa o in realtà esterne – Questa fase consiste nel pieno inserimento nel mondo del lavoro; i soggetti diventano anche un punto di riferimento nonché una testimonianza di cambiamento dello stile di vita per quanti stanno iniziando lo stesso iter terapeutico. Dopo un periodo non inferiore ai 12 mesi, i soggetti possono scegliere se essere inseriti all’interno della Cooperativa come soci lavoratori, oppure intraprendere un percorso lavorativo esterno.
Gli interventi della Cooperativa si attuano attraverso:
– il sostegno psicologico sia di gruppo che individuale;
– un tutoraggio personalizzato per seguire l’inserimento durante le diverse fasi;
– la valorizzazione del tessuto lavorativo in équipe;
– il recupero dell’importanza della vita sociale;
– l’apprendimento di conoscenze professionali specifiche;
– l’accompagnamento nel mondo lavorativo;
– la riorganizzazione delle capacità personali.
L’organizzazione si esplica nelle attività lavorative dove sono previste riunioni di coordinamento tra i diversi settori, durante le quali, vengono assegnati incarichi individuali e messi in luce eventuali problematiche che possono insorgere.
I moduli operativi, si esplicano in funzione dei gradi di difficoltà e ciò al fine di creare un collegamento tra piano formativo e reinserimento lavorativo. Nell’ambito della propria mansione, il soggetto viene in seguito esortato a rispettare non solo i tempi lavorativi, ma anche le pause di
riposo previste dalla normativa D.Lgs. 81/08 del lavoro nell’ambito della sicurezza degli stessi.
La persona viene formata in merito ai ruoli/incarichi ed aiutata a responsabilizzarsi:
“far bene il proprio lavoro” diventa un valore aggiunto, un arricchimento personale e collettivo.
La valutazione dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati, avviene attraverso controlli periodici supportati da incontri mensili coordinati tra i Responsabili, i Soci lavoratori. Le analisi qualitative, al fine di valutare le capacità e l’auto-apprendimento sia teorico che pratico, vengono effettuate tramite questionari anonimi e non. Il sistema di catena causale, quale
monitoraggio e valutazione della formazione acquisita, produce come effetto una maturazione individuale ed un accrescimento della propria dignità e autonomia lavorativa nell’ambito del settore a cui il soggetto fa riferimento.