Nuovi passi verso la Libertà

Durata del progetto: 12 mesi
Durata coperta da finanziamento Otto per Mille: 12 mesi
Paese di realizzazione: Italia

Soggetti coinvolti:
Villa Maraini Cooperativa Sociale Srl Onlus (soggetto proponente)
Partner:
– Casa Circondariale di Rebibbia “Raffaele Cinotti”
– Casa di Reclusione di Rebibbia
– Custodia Attenuata
– Carcere di Rebibbia Femminile
– Fondazione Villa Maraini Onlus

Categoria
Recupero ed inclusione di detenuti, ex-detenuti e liberi in attesa di giudizio.
Obiettivi
L’obiettivo è realizzare attività tese a garantire un adeguato sostegno ai detenuti ed alle loro
famiglie, tale da consentire una prospettiva di miglioramento complessivo della persona.
Assistere, altresì, persone libere che hanno procedimenti giudiziari in corso. Favorire la
migliore integrazione sociale attraverso l’acquisizione di competenze specifiche e trasversali.
Sostegno alla genitorialità.
Descrizione del progetto
Il progetto è volto all’inclusione e all’accompagnamento di persone con problemi di droga
che si trovano in stato di detenzione, sottoposte ad un provvedimento provvisorio e/o
definitivo di condanna in regime di media sicurezza senza aggravanti di pericolosità sociale,
nonché alle loro famiglie.
Il progetto prevede attività propedeutiche le quali comprendono azioni individualizzate di
presa in carico, orientamento, empowerment e counseling psicologico. Tale progetto si
divide in due distinti piani di lavoro: intellettuale che si concretizza sullo sviluppo attitudinale,
e di empowerment inteso come capacità di incrementare le abilità nel saper sistematizzare
competenze e conoscenze. Le attività saranno svolte da psicologi che, grazie ad un lavoro
sulla persona, tendono alla trasmissione di strumenti utili a ridurre il rischio di recidiva.
Tali attività consentono di avviare quel processo riabilitativo sulle capacità di performance
dei beneficiari legate ad un progressivo accrescimento delle potenzialità. II progetto avrà la
durata di 12 mesi in cui verranno erogate complessivamente 4576 ore di ”operatori” a favore
dei beneficiari, sia all’interno degli istituti carcerari che presso la sede di Villa Maraini. Si
prevede di coinvolgere 100 detenuti e 30 nuclei familiari. Il fine vuole essere quello di
incrementare le capacità e le abilità nel saper organizzare le proprie competenze e
sviluppare le conoscenze acquisite durante il percorso; ciò non si limita ai soli detenuti in
carcere, ma anche alle persone che sono ristrette in misure alternative o sostitutive alla
detenzione presso il loro domicilio, le quali saranno viste presso lo sportello sociale, previa
autorizzazione del Magistrato Competente.

Le azioni previste per il progetto sono le seguenti:
Azione 1
Prevede lo svolgimento di colloqui con lo psicologo effettuati direttamente in
carcere, secondo il metodo della terapia sistemico relazionale, ed avranno un
valore di sostegno e di orientamento verso un percorso terapeutico riabilitativo.
Nei colloqui, dopo una prima fase iniziale di reciproca conoscenza e
acquisizione di fiducia, l’attenzione sarà volta verso tutti quegli aspetti soggettivi
di criticità che possono rendere difficile la comprensione e la fattibilità di una
possibile crescita personale. L’analisi sarà effettuata singolarmente anche in
funzione alle capacità, risorse, criticità e/o bisogni di ogni singolo individuo.
Riscontrate le condizioni personali e giuridiche, verrà presentata alla
Magistratura una richiesta per l’attivazione di un percorso in regime alternativo
presso la struttura (uno dei Servizi della Fondazione Villa Maraini Onlus o altra
struttura esterna) che avrà rilasciato preventivamente la disponibilità di
accoglienza.
Azione 2
Lo sportello sociale dedicato a persone in stato di arresto, in carcere, al proprio
domicilio oppure libere in attesa di giudizio. Le azioni prevedono: il sostegno
alla genitorialità, il supporto e l’orientamento attraverso il rapporto epistolare o
tramite e-mail e la consulenza sociale e legale. I familiari delle persone che
beneficeranno del progetto, saranno seguiti in sede con gruppi e colloqui di
orientamento e di sostegno. Lo sportello promuoverà il metodo di contatto
epistolare, anche attraverso messaggi “promozionali” che coinvolgano gli
operatori interni agli Istituti tali da renderli cassa di risonanza alle iniziative
proposte. Le persone ristrette negli Istituti Carcerari potranno da subito,
attraverso la corrispondenza, avere la possibilità di esternare le proprie difficoltà
e di entrare in contatto con il proprio disagio in una relazione caratterizzata sia
da funzione di ascolto che di sostegno. L’attività epistolare verrà svolta
all’interno dell’orario di funzionamento dello sportello sociale che sarà aperto
per 12 mesi, da Lunedì a Venerdì, dalle 09:00 alle 15:00 nella sede di Via
Bernardino Ramazzini 31 in Roma. Nello sportello, altresì, saranno presenti due
psicologi coadiuvati da volontari e una volta a settimana sarà presente un
avvocato penalista, in grado di offrire assistenza legale ai diretti beneficiari sia
telefonicamente che di persona.

II progetto si articolerà nelle seguenti fasi, per una durata complessiva di 4.576 “ore
operatori”.
– A. Avvio del progetto: prevede l’individuazione dei beneficiari attraverso il dialogo con il
personale carcerario dedicato all’osservazione ed al trattamento, con il personale dei
SerD presenti all’interno dei singoli Istituti e/o attraverso i familiari per mezzo dello
“Sportello Sociale di Assistenza Psico-Sociale e Legale”. L’esistenza dello sportello sarà
divulgata attraverso i canali quali siti web, social media, radio ed il “passa parola”.
– B. Presa in carico: primo colloquio d’ingresso con la presentazione delle attività e del
percorso progettuale in relazione alla volontà di partecipazione del beneficiario. Il
destinatario avrà una sua scheda personale che verrà periodicamente aggiornata nel
prosieguo del suo percorso progettuale. Per ogni beneficiario si prevede di effettuare
un’analisi relativa non solo alle sue necessità psicologico-terapeutiche, ma anche
all’eventuale opportunità di un avvio verso un percorso di reinserimento sociale.
– C. Attività di orientamento. Valutazione delle attitudini, competenze, dei desideri
della persona: tale attività è volta a favorire sia i detenuti sia i loro familiari. Attraverso i
colloqui, verrà effettuata una valutazione più puntuale delle risorse, delle competenze,
delle attitudini e dei desideri. In questa azione verrà disposto il “bilancio delle
competenze” al fine di promuovere nel singolo una maggiore consapevolezza di sé e
del proprio status, nonché progettare di un possibile ed auspicato reinserimento sociale
e lavorativo.
– D. Il Progetto individualizzato: Questa fase prevede la definizione del percorso
individualizzato concordato con il destinatario, dove l’obiettivo del rafforzamento delle
proprie capacità personali tende alla prevenzione della ricaduta dalla dipendenza e dalla
devianza.

È previsto che alla conclusione del progetto venga svolta una tavola rotonda pubblica di
presentazione dei risultati alla presenza di assistiti, familiari, rappresentanti dei partner
coinvolti e della Tavola Valdese.

Beneficiari diretti ed indiretti
I beneficiari del progetto sono:

  1. persone, senza distinzione di genere, con problemi di droga che si trovano in stato di
    detenzione, sottoposte ad un provvedimento provvisorio e/o definitivo di condanna in
    regime di media sicurezza senza aggravanti di pericolosità sociale; tali persone, al
    fine di un completo e definitivo reinserimento nella società.
  2. persone tossicodipendenti che essendo libere, necessitano di ausilio legale, essendo
    esposte al rischio di essere ristrette in detenzione.
    Tali beneficiari necessitano dell’adeguato supporto psicologico, motivazionale e formativo
    tendente ad un completo e definitivo reinserimento nella società.
  3. i loro familiari.